Bresciano Standard 1.0

Pausa pranzo.
Solitamente vado in piscina.
Anke quest'oggi, ci son andato.
C'era anke un mio collega.
"Prima di entrare in vasca è obbligatorio la doccia", recita uno sgrammaticatissimo avviso all'ingresso.
Locale docce: un'ampia sala con 5 docce sulle due pareti ai lati dell'ingresso. Entri e nn è possibile nn accorgersi ke uno spruzzino (doccino) è stato rimosso.
Io ed il girino (così è soprannominato il mio collega) ci guardiamo ed il commento è spontaneo: "vedrai ke qualke cretino ci prova ad usare proprio quella doccia"...Teoria per altro confermata dalla presenza di un alone di ruggine dal buco nel muro dal quale, un tempo, fuoriusciva l'impianto prima di essere orrendamente mutilato.
Facciamo la nostra doccia, facciamo la nostra nuotata, poi torniamo per lavarci il cloro di dosso.
Mi sto insaponando allegramente quando due tipi, ke nn potevano assolutamente passare inosservati fanno il loro ingresso.
Uno in particolare attira la nostra attenzione: il tipico adolescente bresciano. Sguardo del tutto assente. Espressione leggermente tendente all'idiozia. Spalle larghe e brufoli come se nn esistesse altro. Il passo sicuro di ki, stai sicuro, nn ha la minima idea di essere al mondo; l'attenzione di un comodino vuoto, diciamo.
E ke doccia va ad accendere, il genio ?
La sua attenzione precisa per l'ambiente circostante ed il suo acuto senso della cosa giusta al momento giusto lo portano proprio lì.
Come fosse una cosa naturale preme il pulsante ke attiva l'acqua. Nn perkè sapesse come funziona, o perkè lo abbia intuito. Solamente perkè quello della doccia a fianco ha fatto lo stesso. Scimmia vede, scimmia ripete.
Ed ecco ke dal muro sgorga uno stentato zampillo di acqua fredda.
Il licquido lo colpisce.
Lui si aspettava altro.
Il getto, per via della scarsa pressione, si ridimensiona quasi all'istante e va a contribuire alla scia di ruggine sul muro.
Lo stupore, o forse l'incertezza, la difficolta di capire l'accaduto sono tracciate sul suo volto, come se unendo i brufoli (solo quelli del viso) dall'1 al 5000, si fosse svelata la vera natura dei suoi pensieri.
Un attimo ancora di smarrimento, poi la parola trova la strada e dai poki neuroni frullati dalla dura vita del capoluogo bresciano, si rende manifesta: "ue, ma questa doccia spacca !", proferisce con orgoglio e compiacimento.
Il compagno, nel frattempo, nemmeno si è reso conto dell'accaduto. Ha acceso la sua doccia, ma l'acqua nn ha fatto a tempo ad arrivare al terreno, ke già si è allontanato: il bagnoskiuma.
Ed i due, con movimenti da zombi, prendono congedo.
Ci guardiamo, io ed il mio collega, e...vuoi nn ridere ?
Poco dopo, però, eccoli ke nuovamente si manifestano, flacone di detergente alla mano; determinati a fare la cosa giusta.
Ed il cerebroleso ci ricasca.
Nn è umanamente possibile! Son passati meno di 45 secondi e mi sbagli nuovamente la doccia ?!?!?
Conscio della figura barbina, con la prontezza di riflessi di ki è abituato a dover uscire da situazioni imbarazzanti (o forse veramente convinto), afferma: "io prendo ancora questa doccia, perkè spacca !"
Il mio collega è rotolato fuori dal ridere, mentre io mi sono trattenuto ancora un attimo, per la curiosità di studiare l'etologia dell'esemplare.
Quando l'ho lasciato, aveva già acceso tutte le altre docce, nella speranza di trovarne una di suo gradimento, una ke spacca !

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